La nuova pubblicazione di INAIL riguarda i valori limite e di riferimento sui quali si basa la valutazione dell’esposizione a sostanze chimiche nei luoghi di lavoro.
I principali valori limite sono:
- VLEP (limite di esposizione professionale), che definisce la concentrazione massima accettabile nell’aria, e
- VLB (limite biologico), che riguarda la presenza dell’agente o dei suoi metaboliti nel corpo umano.
Per la popolazione generale si utilizzano:
- VRA (ambientale) e
- VRB (biologico)
utili per distinguere l’esposizione lavorativa da quella ambientale.
Il regolamento REACH ha introdotto anche i DNEL/DMEL, livelli sotto i quali non si prevedono effetti o si accettano effetti minimi. La misurazione dell’esposizione avviene tramite monitoraggio ambientale e biologico, con criteri specifici per agenti CMR (cancerogeni, mutageni, reprotossici).
L’identificazione dei lavoratori “professionalmente esposti” è essenziale per la gestione del rischio e la sorveglianza sanitaria. I valori limite non garantiscono l’assenza di rischio, ma sono strumenti fondamentali per la prevenzione.